L'energia è di fondamentale importanza nella nostra vita: ne abbiamo bisogno per il trasporto, per il riscaldamento delle case in inverno e l'aria condizionata in estate, ed è indispensabile per il funzionamento di ogni attività.
Il problema più rilevante è però legato al fatto che l'energia maggiormente consumata ad oggi, è prodotta da combustibili fossili che sono sempre più una risorsa limitata, oltre ad essere una delle principali cause del riscaldamento globale.
È recente (marzo 2007), la decisione presa dai leader europei, di elaborare una politica energetica ed ambientale integrata, basata su obiettivi chiari e su un calendario preciso inteso alla riduzione dell'impiego di combustibili fossili, la promozione del risparmio energetico e lo sviluppo di fonti di energia alternative.
Ad oggi l'80% circa dell'energia consumata nell'UE deriva dai combustibili fossili: petrolio, gas naturale e carbone.
Il problema è anche legato al fatto che di questa percentuale, la maggior parte, in costante aumento, proviene da paesi terzi (Russia, Africa settentrionale e Golfo), e questo rende l'Unione Europea vulnerabile alle riduzioni degli approvvigionamenti e/o al continuo aumento dei prezzi. Se non si riesce a controllare il consumo energetico e a diversificare le fonti energetiche, si è stimato che da qui al 2030 la dipendenza dalle importazioni potrebbe salire al 93% per il petrolio e all'84% per il gas.